Per persone con disabilità, anche organizzare una sola giornata fuori porta è più complicato. Sempre a causa dell’accessibilità da ricercare.
Così, per scappare dal caldo torrido di città, Domenica 4 agosto, sono andata sul sicuro. ho partecipato all’open Day di Vela accessibile, organizzato da Sailability Onlus , a Desenzano del Garda. L’associazione è nata nel 2005, ma dal 2016 è ospite, proprio a Desenzano, della Lega Navale Italiana, che offre loro spazio per le barche e volontari con le migliori certificazioni per navigare in sicurezza.
Sailability propone corsi in barca a vela per persone con disabilità motoria e una persona di loro fiducia, al prezzo di uno. Il corso è diviso in 4 mezze giornate dove si imparerà la teoria e la tecnica per poter prendere il brevetto.
Questa giornata è iniziata con un po’ di aria fresca che sembrava muovere fin troppo le acque. Erano passate da poco le 9 e fortunatamente ero la prima in lista per navigare.
Il lido è attrezzato di un sollevatore per far accedere le persone in sedia a rotelle sulle barche. Ovviamente non c’è posto per la carrozzina, così vengono aggiunti dei cuscini per evitare problemi nella seduta.
E per chi non ha un ottimo controllo del tronco e rischia di perdere l’equilibrio, viene legato con una cintura. Il trimarano a cui ho avuto accesso lo guidavano Gianni ed Elena, marito e moglie, soci della lega, prima ancora dell’incidente che causò una lesione midollare a lui.
Se non mi avessero raccontato quello che gli era successo, avrei continuato a navigare pensando di essere in barca con una persona senza alcun handicap. Infatti, mentre timonavo, capitava di sentire la corrente talmente forte che mi faceva perdere il timone di mano, ma Gianni riusciva a saltare prendendolo, con una agilità impressionante. Come se avesse avuto ancora le gambe funzionanti. Durante l’ora di navigazione non c’è stato troppo tempo per le chiacchiere. Hanno cercato di istruirmi al meglio, ma essendo la prima volta ero troppo concentrata a non perdere il timone per mantenere la poppa verso i punti fermi che loro mi indicavano. Innanzitutto il Castello di Sirmione, e con la strambata (ovvero la manovra per passare da un lato all’altro) si osservava il castello di Desenzano. Dopo un’ora era il momento di tornare al molo. Il forte vento se n’era andato lasciando spazio al sole che iniziò ad asciugarmi dagli schizzi d’acqua che le onde mi avevano regalato.
Altri ragazzi con disabilità erano saliti nelle barche, infatti Sailability ne possiede ben 7. Grazie agli sponsor sono riusciti ad acquistare un joystick che permette a chi ha una forza ridotta alle mani di poter guidare la vela completamente in autonomia, poiché il joystick permette di controllare sia il timone che la randa e il fiocco.
Domenica non è stato possibile utilizzarlo poiché aveva bisogno di manodopera. Ma io sono rimasta doppiamente soddisfatta nel provare a toccare con mano il timone e sentire la fatica che mettevo per combattere contro le correnti.
Essendo un open- Day, il pranzo è stato offerto dagli sponsor, che nonostante i 33°C hanno cucinato hamburger e patatine per tutti. Dopodiché, chi aveva già navigato poteva godersi il sole e se avesse avuto voglia, erano disponibili 4 Job (sedie a rotelle) per entrare in acqua.
Una giornata in compagnia di Sailability Onlus lo consiglio vivamente a tutti. Non si sono fatti sfuggire nulla Nel organizzare questo lido. Oltre al sollevatore per entrare nelle barche, le Job, per fare un tuffo, ho trovato per la prima volta un bagno accessibile al 100%, in quanto erano presenti anche dei lettini bassi su cui potersi cambiare. E questo dettaglio mi ha veramente impressionata perché non ho mai trovato da nessun’altra parte, a parte la piscina dell’ospedale!!
Dunque, consiglio a tutti di andare a provare i corsi, o semplicemente un tour al lago insieme a loro.
Domenica 1 settembre, faranno un altro Open day, identico a quello che vi ho appena descritto.
Priscilla Chairleader