Carrozzine, Piume e Paillettes: il Calendario Burlesque della Fondazione Vertical.

Un calendario con donne in carrozzina che posano insieme ad artiste di Burlesque, per raccogliere fondi in favore della ricerca sulle lesioni midollari. Questa è l’ennesima idea innovativa della Fondazione Vertical che ha compiuto quest’anno 10 anni di vita e di scommesse vincenti. Il ricavato della vendita del calendario andrà a finanziare borse di studio per giovani ricercatori che credono nei progetti Vertical. La Fondazione Vertical collabora già con il centro di nanomedicina dell’Ospedale Ca’ Granda e con il laboratorio di ricerca del San Paolo, entrambi a Milano, ai quali ha finanziato grandi progetti, molto promettenti nella cura della paralisi.

Così, una sera ho ricevuto una chiamata dal Presidente della Fondazione Vertical Lombardia, Andrea Cerra, il quale mi chiedeva se ero disponibile per posare. L’idea mi ha fatto impazzire per l’entusiasmo. Lo shooting è stato realizzato presso il Teatro San Teodoro di Cantù dalla fotografa Beatrice Mancini, e il tema scelto per gli scatti era il Burlesque.

Appena mi sono guardata allo specchio mi sono sentita….WOWW.. Ed ero pronta a mettermi in mostra e a giocare per un giorno a fare la fotomodella. Vedevo Mizi e Golden molto sicure di sè e cercavo di imitarle. Ogni 5 minuti c’era un cambio abito, e i vestiti volavano per tutto il palcoscenico. Mentre posavo mi tornavano alla mente ricordi di quando sfilavo con gli amici del mare per le competizioni organizzate dallo stabilimento in cui passavo le vacanze. Non volevo però far vincere la nostalgia, e così ho cercato di dare il meglio di me, accavallando le lunghe gambe che adesso fanno fatica a farsi notare e socchiudendo le labbra messe in risalto dal rossetto.

Abbiamo lavorato ininterrottamente dalle ore 10 alle 16, riuscendo a realizzare tutti gli scatti. Speravo che la giornata potesse non finire mai. È incredibile come del trucco e abiti succinti possano darti tanta forza e autostima. Per una giornata mi sono nuovamente sentita valorizzata e bella.

Sarà possibile acquistare il calendario nelle prossime settimane facendo una donazione, tramite il sito Follepoque delle due performer, o il sito della Fondazione Vertical .

Ancora Grazie di cuore alla Fondazione Vertical, al duo Mizi Ma Grand’Ame e Golden DinDin, e alla fotografa Beatrice Mancini.

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Rugby in Carrozzina Gran Prix – Tappa Milano

Weekend frenetico al campo sportivo G.B. Curioni, dove la AS Rugby Milano ha ospitato la manifestazione di Rugby in carrozzina, organizzata dalla Polisportiva Milanese e voluta dalla Fispes.
Si trattava della prima tappa del Gran Prix Rugby in carrozzina, in cui si sono sfidate 4 squadre miste, con atleti provenienti da Padova, Milano, Roma, e addirittura Barcellona.Questa manifestazione è stata voluta per promuovere lo sport di Rugby in carrozzina che in Italia non è ancora conosciuto in tutto il territorio, e dunque per cercare nuove reclute con la voglia di frequentare questo ambiente e far crescere la disciplina.

Se si osserva per la prima volta una partita di Rugby in carrozzina ci si spaventa. Gli atleti sfrecciano su carrozzine che ricordano dei piccoli carro armati, e durante la fase del “placcaggio”, si assiste ad un vero e proprio incidente, e si pensa che la persona sulla sedia a rotelle possa schizzare fuori dalla palestra per il forte scontro. È sì uno sport dinamico, ma dietro ci sono regole severe. Ad esempio, si può giocare solo se la disabilità colpisce almeno tre arti. Per questo la maggior parte degli atleti sono ragazzi tetraplegici, o poliomieliti; inoltre ad ogni giocatore corrisponde un punteggio, da 0.5 a 3.5 in base alle sue capacità fisiche, e la squadra per giocare deve totalizzare un punteggio di 8.0. La palla con la quale si gioca non è ovale ma rotonda per agevolare la presa e una squadra è composta da quattro giocatori. 

Il Gran Prix Rugby in carrozzina si svolgerà un fine settimana al mese, e toccherà diverse città. 

La prossima tappa è quella di Sacile, in provincia di Pordenone, che ospiterà la manifestazione il prossimo 28-29 Novembre.

Se si pensa al rugby immaginiamo ragazzi-armadi che corrono per il campo, scontrandosi e alzando zolle di terreno. Ma, a parer mio, il Rugby in carrozzina è ancora più tosto, perché ci vogliono veramente le palle a non aver il controllo della maggior parte del corpo e fiondarsi a tutta velocità per fermare l’avversario, rischiando di cadere.

Però anche questo è il bello dello sport, e inoltre aiuta da sempre l’integrazione di un individuo e stimola la voglia di raggiungere un obbiettivo con tutte le forze che si hanno in corpo.
 

Consiglio dunque, a chi ha i requisiti per fare questo sport, di prenderlo seriamente in considerazione!  

Si attendono nuovi atleti
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